Ricetta lievito madre
- 200 g di farina di tipo 0
- 100 ml di acqua tiepida
Per preparare prodotti da forno ben alveolati e digeribili non c’è niente di meglio del lievito madre fatto in casa, un impasto di acqua e farina piuttosto semplice da realizzare ma che richiede, almeno all’inizio, un po’ di tempo e pazienza.
Impastare è un’arte antica fatta di gesti semplici che a poco a poco diventano spontanei e permettono di ottenere un impasto omogeneo, elastico e facile da modellare. Quando si tratta di prodotti da forno in genere si utilizza il lievito di birra per comodità o per risparmiare tempo, ma quello che probabilmente la maggior parte di voi non sa è che si possono raggiungere ottimi risultati anche con il lievito madre fatto in casa partendo da due semplici ingredienti: l’acqua e la farina.
Conosciuto anche con il nome di pasta madre o lievito naturale, si tratta di un composto facilissimo da preparare e capace di regalare grandi soddisfazioni a chi saprà dedicare il giusto tempo e un po’ di attenzione alla sua realizzazione.
Con le giuste “coccole” e senza avere fretta potrete dare vita a questa meravigliosa lievitazione naturale, da utilizzare come base per la preparazione di numerose ricette dolci e salate. Che ne dite? Vi va di scoprire con noi come si fa il lievito madre? Allora, mani in pasta che si comincia!
Come fare il lievito madre
Come dicevamo, il lievito madre è un composto che si ottiene dalla fermentazione di due soli ingredienti, ossia l’acqua e la farina. Ideale per chi ama gli impasti leggeri e digeribili, beneficia di una lievitazione lenta e graduale dovuta ai batteri lattici che si sviluppano all’interno del lievito stesso e si nutrono degli amidi della farina.
C’è chi suggerisce di usare uno starter di frutta fermentata, miele e yogurt, ma riteniamo che questa aggiunta non abbia davvero alcun vantaggio rispetto alla preparazione tradizionale.
Tornando alla ricetta, per fare il lievito madre mettete 50 grammi di farina setacciata e altrettanti di acqua tiepida in un’ampia ciotola di vetro e mescolate il tutto energicamente fino a ottenere un composto compatto e omogeneo, che lascerete riposare per 48 ore coperto con una pellicola foderata o un canovaccio pulito, in un ambiente tiepido, al riparo da correnti d’aria e lontano da fonti di umidità.
Trascorsi due giorni si effettua il primo rinfresco del lievito madre per consentire ai microrganismi di svolgere al meglio il loro lavoro. Si prelevano 50 grammi di impasto lievitato (preferibilmente dal cuore) e si aggiunge una pari quantità di acqua e farina.
Dopo aver impastato bene gli ingredienti, si lascia riposare nuovamente il panetto a temperatura ambiente e si procede con i rinfreschi ogni 48 ore per almeno dieci giorni, trascorsi i quali il lievito andrà rinfrescato quotidianamente fino a completa maturazione.
La pasta madre sarà pronta per la panificazione quando avrà raddoppiato il volume dopo 4-5 ore dall’ultimo rinfresco ed emanerà un buon odore di pane con una piccola nota di acidità.
Qualora, invece, si avverta un odore troppo lattico (come quello del formaggio stagionato), consigliamo di proseguire con i rinfreschi fino a raggiungere un equilibrio ottimale, mentre nel caso in cui si noti la presenza di macchie nere o muffe sopra il panetto, è preferibile buttare via tutto e ripartire da zero.
Ricordiamo, inoltre, che il lievito madre può essere conservato in frigorifero a una temperatura tra 4 e 6°C per 4-5 giorni. Al momento di utilizzarlo, sarà sufficiente rinfrescarlo e lasciarlo riposare per almeno 24 ore.
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